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The Soul of Water, Noi parte di un tutto.

  • 28 ott 2014
  • Tempo di lettura: 5 min

a cura di Andrea nitta, redazione WA


La consapevolezza di conoscere cosa si è vuol dire per ognuno sapere cosa fare.

E’ la memoria lo strumento indispensabile per la conoscenza. Esiste una traccia che, seguìta, conduce ogni uomo verso l’equilibrio e quindi verso la civiltà: è la via dell’esempio mostrata dalle gesta dei grandi maestri, di leader o di uomini invisibili o perseguiti che hanno contribuito con le proprie azioni e la propria vita nella storia, guidati da sogni senza tempo con il sorriso rivolto sempre verso ognuno di Noi, al perseguimento della pace e del progresso e ancora, talvolta nel silenzio, lontani dai clamori degli applausi, continuano a consolidare come operai di una grande industria o parte di un tutto, il futuro dell’umanità. E' la via della bellezza e della gioia espresse dai fanciulli reputati maestri che incontriamo lungo il nostro cammino di vita La storia può risiedere nei miti, l’esempio nei nostri cuori.


Chiunque almeno una volta nella sua esistenza ha rivolto lo sguardo nell’osservare lo scorrere di un fiume o lo zampillio delle gocce di una pioggia torrenziale, oppure è rimasto stupito dalla magnificenza di una cascata, o sereno nell’osservare l’orizzonte del mare, felice nel toccare fiocchi di morbida neve o immaginare luoghi misteriosi nella fitta nebbia autunnale. Fanciulli che ammirano il passo a volte lento a volte dinamico di bianchi nuvoloni in cieli azzurri e tersi, volgendo lo sguardo oltre la logica e scorrendo pagine di vapore acqueo con le immagini di luoghi incantati. Ciascun uomo di passaggio sul nostro pianeta e talvolta persino gli animali, contemplano da sempre, l’acqua in ogni sua forma e stadio, ricevendone uno stato di beatitudine, estasi o serenità. L’acqua nella sua natura è sinonimo di quiete ma anche di vigoroso cambiamento volto a ripristinare l’armonia. Certo è che, ovunque, l’acqua è stata e sarà l’elemento fondante la vita.


La specie vivente e quindi quella umana è caratterizzata dal principio dell’unità perché composta di acqua. Ognuno di noi conoscendo di cosa siamo fatti, è potenzialmente in grado quindi di rendersi conto delle esigenze di tutti e per questo sa istintivamente come rendersi utile e di sostegno verso gli altri, a garanzia del benessere reciproco e della vita. La razza umana essendo composta di acqua, può essere considerata una delle manifestazioni, la più complessa, dell’elemento dell’acqua sulla terra e, se consideriamo attentamente questo aspetto, comprendiamo quindi che siamo parte di una presenza multiforme e variegata dell’acqua, percepita come unica entità soprannaturale definibile “anima dell’acqua”.


È dunque l’anima dell’acqua che conferisce forma e flusso, manifestando la vita e plasmandone gli organismi. Essendo dunque Noi parte di un tutto coeso e unito possiamo quindi considerarci l’anima dell’acqua e parte di Essa. Tutto è generato e mosso con armonia e Ordine naturale senza alcun conflitto. Nell’incessante moto della creazione siamo i protagonisti indisturbati, ospiti in un luogo di incanto e operatori di un divenire in cui la coscienza, quale riferimento di contatto verso tutti gli esseri, è il riferimento per gli uomini di ogni tempo costituiti di acqua e riuniti nella Pace perché parte dell’anima dell’acqua.


L’antropologia descrive le dinamiche evolutive e tecnologiche della razza umana, la filosofia ne descrive la crescita di pensiero e la sua formazione e la storia contempla le tracce del passato conservando le testimonianze. Percorsi cognitivi variegati e variabili, aspetti diversi in cui sempre protagonista centrale è l’uomo in evoluzione, forte o debole ma pur sempre lo stesso e della medesima sostanza. L’unica costante non variabile infatti è l’acqua, quasi a delinearne una presenza costante, mite e pacata in attesa di una qualche attenzione che ne rinvigorisca il valore.


Se provassimo a spostare la centralità dell’uomo all’acqua, quale prospettiva risulterebbe? La risposta può provenire da una consapevolezza che appartiene solo a coloro che sanno che l’acqua, ovunque sia, è la manifestazione di quell’entità per la quale tutto è perseguibile secondo il principio costituente l’umanità, ossia l’unità e lo stato di appartenenza nella fratellanza. E’ quindi la gente dell’anima dell’acqua che nella storia dell’uomo consolida lo stato di coscienza nell’evoluzione, è la gente che manifesta e promuove con impegno e volontà le virtù care alla natura, prime tra tutte la giustizia e la carità intese come caratteristiche volte verso l’equilibro armonico e l’abbondanza e coincidenti con l’elemento dell’acqua, infatti essa pone equilibrio e si offre abbondantemente caratterizzando il pianeta blu. Questi sono gli aspetti alla base del più grande dei doni: la Pace tra i popoli


Quando si contempla l’acqua se ne subisce il fascino e l’incanto profondo. Essa forse evoca quelle virtù già insite nel nostro animo, indispensabili per il nostro stato di quiete poiché destinate verso la pace fraterna? E’ dunque la natura dell’uomo forgiata da virtù dimenticate per le quali intraprendiamo, ciascuno di noi, percorsi volti a ricordare di noi e della nostra vera natura e per le quali virtù grandi uomini e maestri del passato, del presente e del futuro ne indicano l’esistenza e le dinamiche quasi a ricondurci a quell’unità insita nell’acqua e quindi in noi stessi? Ottenere risposte certe significherebbe comprendere come raggiungere in breve tempo lo stato di benessere per tutti gli esseri sulla terra, acquisendo la memoria di noi stessi.


Queste domande possono trovare risposte esaustive nell’esempio concreto di coloro che hanno la consapevolezza esplicita o implicita di appartenere all’anima dell’acqua, testimoniati dalla loro condotta volta a donare giustizia, equilibrio, amicizia, carità e la propria vita per il consolidamento della Pace e della Fratellanza. Esempi di vita da conoscere e approfondire secondo lo spirito fanciullo di chi sa osservare nelle nuvole più nere immagini celestiali.

Questo è il luogo di coloro che, con umiltà, semplicità, coerenza e dedizione perseguono, nelle virtù, i crismi della Pace, sono i grandi eroi dei miti ritrovati e resi più umani e non più deizzati, più vicini a noi e imitabili nelle gesta.


E’ l’incontro con gli déi bambini che parlano con il linguaggio universale delle azioni con le quali conferiscono i semi della conoscenza e del progresso manifestando l’Età dell’Acqua.

Nomi come Coràdi, Aikansha-bito, bambini indaco, Pahana, figli delle stelle, déi etc… non sono altro che semplici nomenclature che indicano invece quelle persone che possiedono la luce della saggezza, dell’amore e della gratitudine, esempi viventi che giungono con semplicità e con lo spirito del servizio per condurre, ovunque nel tempo, l’umanità verso quella terra promessa custodita nel cuore di ognuno di noi, è la gente dell’anima dell’acqua.


Contempliamo le nuvole, l’onda del mare e i ruscelli nei boschi, la pioggia e la tempesta contempleremo noi stessi in un sorriso sempre rivolto ad ognuno di noi.

Questa è l’età dell’acqua perché noi siamo l’anima dell’acqua.


Andrea Nitta, by Redazione WA


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