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Alimentazione con la A maiuscola

  • di Silvio Sciurba
  • 30 giu 2015
  • Tempo di lettura: 4 min

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Il primo pensiero che viene alla mente quando si parla di alimentazione è il cibo: chi si immagina un bel piatto tradizionale, chi sogna prelibatezze, chi pensa, invece, a tabelle, sigle, valori di riferimento e ristrettezze ipocaloriche e, infine, chi interpreta il cibo con l’ottica scientifica e accademica.

Il cibo è senza dubbio l’elemento principe dell’alimentazione ma, nel discorrere comune, si tralasciano altri aspetti essenziali.


Possiamo forse dire che un’automobile va avanti solo grazie al carburante? Gli altri elementi come l’aria (comburente) e la corrente elettrica sono egualmente importanti per sostenere la sua “vita”.

Per gli esseri viventi, a maggior ragione, l’aria è fondamentale e una buona qualità di quest’ultima incide tantissimo sulla salute dell’organismo: dobbiamo prendere coscienza che ogni nostro respiro è un atto di alimentazione; tutte le antiche discipline come lo yoga sono basate su una corretta respirazione e vi ripongono grande importanza. L’aria acquista maggiori proprietà benefiche se è ionizzata, a testimonianza che vi sono nell’etere altre energie importanti per il nostro corpo come, ad esempio, il campo magnetico terrestre e l’elettrostaticità naturale.


"La luce solare alimenta energicamente le cellule e l’acqua, con il suo carico di sostanze in essa disciolte, è il tramite che crea l’equilibrio"


La luce solare, con il suo calore e le sue frequenze è altrettanto importante: riesce ad alimentare energicamente parte delle cellule del corpo anche in maniera diretta, come testimoniano alcuni studi collaudati da chi pratica il Solar Healing. L’organismo umano ha due grandi recettori per la luce: la pelle (l’organo più esteso del corpo) che, oltre a prendere la tintarella, produce vitamine del gruppo D e la retina che ci serve per vedere. Vi sono poi altri organi che reagiscono in maniera indiretta alla luce solare come la ghiandola pineale che regola il ritmo dormi-veglia. A fianco e all’interno del cibo stesso vi è ciò che è la base della vita: l’acqua.


La sostanza più importante sulla Terra, ricca di proprietà miracolose e foriera di continuo stupore per i ricercatori di ogni angolo del mondo, è soprattutto l’elemento di cui più siamo composti. Per questa ragione quando si parla di alimentazione, si dovrebbe pensare all’acqua prima di ogni altra cosa. Proviamo a rivedere l’alimentazione focalizzandoci su questo meraviglioso liquido, sulle sue proprietà e sui suoi effetti.


Tutti i cibi sono composti di acqua: ne troviamo in altissima percentuale nella frutta (circa il 70%) e in minima parte in tutti i prodotti secchi come i farinacei (circa il 15%). Dal momento stesso in cui mettiamo il cibo in bocca, e poi man mano che passa nello stomaco e prosegue fino all’intestino, inizia un processo di scambio di acqua tra ciò che abbiamo ingerito e il nostro corpo; più il cibo è carico di acqua più sarà in grado di idratarci, mentre i cibi che hanno scarsissima acqua ci disidrateranno perché riceveranno dal nostro organismo più acqua di quanta non ce ne forniscano: questo meccanismo osmotico spiega bene perché chi ha un’alimentazione prevalentemente crudista beve molta meno acqua di chi mangia prevalentemente cotto (e magari salato) e, ciononostante, la minzione è assai frequente.


L’acqua, con il suo carico di sostanze in essa disciolte, è il tramite che crea l’equilibrio tra noi e il nostro cibo. Senza entrare nei dettagli chimico-fisici è lampante che la qualità dell’acqua è cruciale. L’acqua contenuta nella frutta (coltivata naturalmente), ad esempio, è di qualità decisamente superiore a quella della bottiglia o del rubinetto: in essa troviamo molti minerali ed enzimi in un rapporto armonico che ne facilitano il passaggio attraverso le membrane osmotiche del corpo. E’ ciò che si definisce “acqua biologica”.L’acqua “inscatolata” è, in confronto, più difficile da assimilare perché priva enzimi e microorganismi che normalmente si troverebbero in natura e che sono in simbiosi con gli esseri viventi.


Inoltre i processi di filtrazione e di imbottigliamento la rendono sempre meno alcalina se non addirittura ossidante e acidificante: un potenziale agente dannoso per la salute umana. Immaginate l’acqua ferma di uno stagno o quella sfavillante di un torrente di montagna: la differenza di colore, limpidezza e gusto è così palese che è facile comprendere la differenza che c’è tra l’acqua viva, biologica, energetica e un’acqua ferma, acidificante ed inerte.I nostri pensieri ed in generale l’energia che emana l’ambiente circostante sull’acqua, trasformano in immagine ciò che il ricercatore americano Rustom Roi descrisse con il suo modello di cluster molecolari che fungono da “celle di memoria” che vengono influenzate da frequenze quantiche.


E’ meraviglioso scoprire che ciò di cui siamo composti maggiormente è, di fatto, un elemento vivo e vitale che interagisce e ci influenza sia in maniera macroscopica che microscopica. Rivolgiamo dunque le nostre più rispettose attenzioni ai liquidi che ingeriamo, bevuti o mangiati, perché saranno questi che presto diverranno parte di noi.Cibo, aria, sole, energie positive e soprattutto in merito all’acqua, l’alimentazione con la A maiuscola!


di Silvio Sciurba

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