L'Elogio della Famiglia, un dono per la vita!
- 23 nov 2014
- Tempo di lettura: 7 min
a cura di Andrea Nitta, redazione WA
Tutti gli esseri viventi in quanto tali, hanno la caratteristica biologica di preservare la propria specie secondo l’istinto naturale di procreare, popolando così la Terra secondo un ordine o equilibrio del Pianeta. Per equilibrio del Pianeta s’intende l’autocompensazione dell’ambiente - armonia dell’ecosistema - secondo le dinamiche derivanti dalle attività di risonanza del campo magnetico terrestre in relazione alla potente energia solare e quindi del Cosmo.
Ho voluto introdurre una visione d’insieme naturale e comune per molti, per formulare una semplice riflessione riguardo il ruolo di base che ciascuno ha per manifestare la vita biologica; gli esseri viventi sono chiamati a preservare la specie attraverso il conferimento del proprio patrimonio genetico e ad interagire in svariati modi con il simile dell’altro sesso per prestabilire, determinare e compiere la fecondazione che a mio personale avviso è il momento più potente e causale per la vita biologica stessa sulla Terra. In questo contesto si giocano tutte le sorti fisiologiche del regno animale e vegetale. Non voglio con ciò escludere altri importantissimi aspetti che appartengono alla sfera della gnosi o della coscienza creativa, che potremo trattare in seguito con sezioni specifiche, ma ritengo necessario un punto di partenza e di base per costruire una sobria riflessione circa la realtà più importante per qualsiasi società biologica e civile: la famiglia. La razza umana, generata con buon senso per una sua specifica evoluzione, è governata anch’essa come tutti gli esseri viventi, dalla leggi naturali del Cosmo e pertanto chiamata anche a proseguire la propria specie di appartenenza preservandone i crismi contenuti nell’informazione genetica. Questa legge naturale presente in ogni forma di vita nel Cosmo, ha determinato nello specifico dell’evoluzione socio-antropologica dell’uomo, una sempre più ampia consapevolezza verso il ruolo funzionale alla procreazione e causale all’educazione sia del maschio sia della femmina che, posti in congiunzione complementare, sono gli esecutori naturali e biologici della fecondazione e quindi i custodi delle informazioni necessarie per introdurre nel nostro piano esistenziale altra vita, secondo il patrimonio genetico fin lì ricevuto e quindi trasferito. Seppur scontato come fatto e, ad oggi ahimè ordinario ai molti, è necessaria una riflessione profonda a riguardo perché in essa si possa commemorare la reale essenza della vita ossia l’informazione.
E’ determinante il ruolo che ricopre il genitore naturale – dove per naturale s’intende il concepimento del seme secondo natura - che, custode e attore principale della storia bio-evolutiva, porta in sé tutto il patrimonio genetico, culturale, quindi frequenziale – l’informazione - destinato in eredità alla specie futura per mezzo della fecondazione, ossia è egli stesso - il genitore - portatore di un’informazione cosmica. Nel preciso instante di fecondare si compie una congiunzione biochimica, fisica -appunto frequenziale- oserei dire alchemica trattandosi della sintesi di una trasmutazione data dalla congiunzione di risultati finali di esperienze complesse – quella dei genitori - uniti verso il principio di una nuova informazione che, se preservata nella sua essenza, determina la linea naturale evolutiva della vita stessa. Vien da sé che è prioritario predisporre, e successivamente sostenere vicendevolmente, il ruolo di coloro che, informando insieme, fecondano: la madre ed il padre, tali perché hanno coniugato la loro informazione per favorire nuova vita, si assumono in modo reciproco la spontanea responsabilità -posta a caratteri maiuscoli- di preservare i propri processi vitali e successivamente quelli del proprio nascituro perché, nel trasferire l’informazione, sono il perno sostanziale del futuro dell’evoluzione naturale della specie, da qui prende origine il fondamento naturale della famiglia.
Come il sole, irraggiando l’acqua, la informa determinando la vita sulla Terra, così il maschio feconda la femmina informando insieme la creatura nascente, così il padre e la madre educano informando l’essere vivente ad essere consapevole dinanzi alla creazione; è una “traslitterazione” di immagini che ho voluto proporvi perché si intuisca la trasmutazione di un logos: l’informazione in cui è racchiusa l’essenza misterica della vita in cui lo spirito compenetra informando e plasmando la materia per manifestare la vita sulla Terra. Il padre e la madre, nell’atto di informare biologicamente, sono la risultante naturale, spontanea e spirituale che scaturisce dal moto creativo della Creazione nel preciso “momento” o periodo della fecondazione stessa; essi determinano la complementazione e il completamento armonici delle informazioni provenienti dal Cosmo; sarebbe spontaneo dedurre che, solo nella congiunzione naturale, essi manifestano e perfezionano il mondo biologico predisponendolo verso la continua evoluzione.
Il concetto “famiglia” inteso come prima struttura sociale, scaturisce appunto dal ruolo relativo a quella biologica di procreare, universalmente reputata il basamento portante della vita, dunque maschio e femmina e quindi padre e madre sono lo strumento dell’informazione cosmica. Questo concetto ha origine dall’elogio biologico della famiglia sempre promulgato nella Creazione perché si manifesti la bellezza della vita che, scaturita appunto dalla famiglia, le conferisce potenza e genere come la Famiglia di tutti gli esseri viventi. In effetti non saremmo giunti fin qui se non per merito di questa realtà. L’elogio biologico della famiglia -o più semplicemente l’elogio della famiglia- consacra l’iniziazione maschile al compito di padre contemporaneamente con quella femminile alla madre, secondo un progetto spontaneo d’amore condiviso e maturato insieme. Nell’elogio è conferito all’essere vivente “il dono della vita” concesso per essere vissuto attraverso il sublime amore che ci è donato dalla “volontà creatrice” che nell’elogio tutto ha compiuto. Tutti gli esseri viventi dunque sono stati concepiti perché sono il dono derivato dall’elogio della famiglia.
Il bambino appena nato è ricolmo della potenza vitale dell’elogio che, veicolato dall’informazione del Cosmo, lo plasma sia attraverso la complementarietà dei genitori biologici, sia nel grembo materno e sia nell’esistenza post partum. Dunque l’elogio stesso si manifesta attraverso la risonanza armonica dell’intesa reciproca tra il maschio e la femmina, conferendo un importantissimo imprinting al liquido amniotico.
Consapevoli di questa naturale realtà è spontaneo per i genitori biologici rivolgere una profonda attenzione prima, durante e dopo la fecondazione perché si favorisca nella coppia una reciproca condizione interiore e psicologica ideale, aiutati anche da una sana dieta, dalla meditazione, da un ambiente il più naturale possibile, dalla frequenza di persone simpatiche ed amorevoli, magari aiutandosi con l’ascolto di musica melodica, favorendo appunto un ambiente accogliente in cui si è liberi da sforzi psico-fisici di disturbo al reciproco stato di benessere. Tutto è così funzionale all’elogio affinché la sua forza creatrice si esprima in tutta la sua pienezza in quel preciso periodo.
E’ dunque compito del futuro genitore prestabilire un luogo ideale in cui alimentare e preservare uno stato di serenità e rilassatezza per la futura madre perché essa ospiterà nel proprio grembo la struttura “sinfonica” delle informazioni trasmesse e ricevute.
E’ importante predisporre il tutto in modo adeguato all’importanza di quel momento perché ella – la madre - possa dedicarsi totalmente al proprio grembo con devozione e amorevolezza, condizioni dell’essere possibili solo se tutti gli elementi necessari in quel periodo, e non solamente predisposti in quel momento, le sono garantiti. Da questo prendersi cura l’un l’altro – diremmo del prossimo - per l’esclusivo benessere del nascituro, risiede il principio primo che ha ispirato, ispira e ispirerà qualsiasi società civile e all’avanguardia delle conoscenze.
Con queste importanti attenzioni reciproche l’informazione si propaga in modo equilibrato perché viene accolta in un contesto sintonico all’armonia del Creato, permettendo di conferire ordine ed equilibrio alla struttura del nascituro che, permeato “dall’acqua-madre”, ne beneficerà per tutta la sua esistenza sulla Terra. Il dato più importante è la necessaria presenza costante della figura paterna vicina a quella materna perché trasmettano unitamente i propri campi di frequenze -caratterizzanti ognuno la completa natura di sé - e che, in perfetta sintonia tra essi, risuonano in un campo di risonanza ideale per lo sviluppo armonico del futuro bambino. La presenza combinata delle due identità naturali favorirà nel nascituro processi biologici armonici, in perfetto equilibrio e sarà così ben predisposto ad acquisire e a beneficiare dell’ordine del Creato.
La famiglia che scaturisce dalla congiunzione del maschio e della femmina biologici, detiene gli strumenti naturali per far crescere l’individuo in modo armonico ed equilibrato: si comprende la conseguente importanza della costante azione protettiva ed educativa che i genitori esercitano mediante il temperamento autorevole paterno e la contrapposta, seppur complementare, amorevolezza conciliatrice materna, volontà genitoriali specifiche che scaturiscono dal naturale istinto di consolidare la nuova informazione genetica presente nel bambino. Il continuo e quotidiano dialogo dei ruoli tra il padre e la madre, posti in un costante rapporto equilibrato, come due diapason in perfetta sintonia tra essi, ben strutturano nel bambino l’intima sua sfera emozionale, cognitiva, psicologica, biologica e comportamentale predisponendolo ad un dialogo propositivo verso i propri genitori che lo sosterranno in tutte le sue esigenze affinché divenga a sua volta l’individuo senziente, consapevole e strumento sacro co-creante nell’elogio della famiglia.
Dunque le nostre attenzioni devono tenere costantemente presente questi concetti guida per le nostre scelte, in grado di far maturare decisioni che vertono con amorevole impegno, in un contesto strutturale adeguato -dove la struttura è data da un sistema multidisciplinare e ambientale ideali all’educazione-, ad educare all’importanza incontrovertibile ed universale sia delle differenti funzioni biologiche di entrambe i sessi di tutti gli esseri viventi sia del ruolo basilare del padre e della madre all’educare mediante il loro essere consapevolmente diversi benché complementari, quindi delle necessarie differenze tra il maschio biologico e la femmina biologica in ambito psicologico, didattico, culturale, sociale e legislativo, affinché si esaltino e si preservino il principio della vita e delle specie viventi tutte. Le civiltà da sempre hanno celebrato questo dono - quello della famiglia -, ricevuto sotto forma della figura generatrice o educativa del padre e della madre, ruoli reputati universalmente sacri perché dedicati esclusivamente alla manifestazione della Vita sul nostro Pianeta.
Possiamo quindi affermare che nella congiunzione di due soggetti viventi biologicamente complementari tra essi purché armonici, si manifesta e si manifesterà sempre l’evoluzione genetica secondo la forza dello spirito vivificatore del creatore che, nell’elogio della famiglia, tutto ama nella diversità!
A cura di Andrea Nitta, redazione WA
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